Il Filu ‘e Ferru è uno dei digestivi di punta della tradizione Sarda!
Non è raro incontrare signori in età avanzata sorseggiarlo con gusto fuori dal bar seduti insieme mentre giocano a carte.
Cos’è e come si produce
Il Filu ‘e Ferru è l’acquavite Sarda, una bevanda ad elevata gradazione alcolica, incolore e originariamente non aromatizzata. Ma oramai esistono molte varianti con l’aggiunta di essenze spontanee tipiche della macchia mediterranea dell’isola, vedi per esempio, Mirto Sardo, Corbezzolo e finocchietto Selvatico.
Una bevanda conosciuta e consumata dai sardi, da tempo immemorabile, prevalentemente come
liquore ma anche come ingrediente in diverse ricette. Ad esempio nelle Zippole o i Gamberi al Filu e Ferru.
Il Filu ‘e Ferru si ottiene dal processo di doppia distillazione di vini o vinacce a temperatura controllata scartando la testa e la coda del distillato.
Le vinacce, sottoprodotto del processo di vinificazione, vengono stoccate e poi trasportate presso le distillerie autorizzate, dove unite a vini vengono sottoposte al processo di doppia distillazione con appositi alambicchi.
Il corpo del distillato, che costituisce la bevanda, viene conservato in botti di rovere e sottoposto ad un periodo di stagionatura di 1 anno.
Qual’ è la differenza tra Filu ‘e Ferru e la grappa sarda?
La Grappa è prodotta distillando la vinaccia ovvero la buccia e i vinaccioli dell’uva. Mentre l’Acquavite o Distillato di Uva è ottenuto distillando l’uva intera fermentata, quindi sia il mosto fermentato che la sua vinaccia insieme. Il Distillato di Uva quindi si colloca a metà strada fra una Grappa ottenuta distillando una materia prima solida come la vinaccia, e un Brandy ottenuto distillando una materia prima liquida come il vino. Essendo ottenuto distillando sia la parte solida che la parte liquida dell’uva. Un Distillato di Uva è normalmente più elegante e fruttato di una Grappa , che viceversa è generalmente più intensa e strutturata.
Curiosità sul nome Filu ‘e Ferru e Abbardente
Abbardente come si può ben intuire, significa acqua che brucia.
Il nome File e ferru invece ha radici più “profonde”. Deriva dal fatto che nel periodo del
proibizionismo, la produzione artigianale continuò clandestinamente. Per sfuggire ai controlli il distillato veniva conservato in bottiglie di vetro che legate con un fil di ferro, venivano interrate in profondità nell’orto famigliare o in giardino, lasciando fuori, per poterle poi rintracciare, un piccolo spezzone del fil di ferro.
Questo distillato viene chiamato in molti modi differenti: filu ‘e ferru, filu ferru, filu e ferru, abbardente, grappa sarda, filo e ferru, grappa filu ferru, grappa filo di ferro, grappa filu e ferru e moltri altri…
Cenni storici
Non si ha una data precisa sulla produzione, ma si presume che i primi distillati in Sardegna possano essere all’incirca del 1120-900 a.C. quindi è possibile che a quei tempi si consumasse qualcosa di molto simile al Filu Ferru.
Si sa per certo invece che venne utilizzato per secoli come farmaco e rimedio contro tutti i mali, poi diffusa dai monaci nelle zone più ricche di vigneti.
In tempi più moderni poi la sua fabbricazione avveniva artigianalmente nelle distillerie annesse alla cantina domestica, che spesso ospitava un locale (bettola) destinato oltre alla vendita al dettaglio del vino e dei liquori sardi, al consumo conviviale in loco, delle bevande alcoliche prodotte; questo, sino all’avvento della Legge sui Monopoli di Stato, che ne ha vietato definitivamente la produzione in proprio.
Una bevanda dunque il Filu e’ Ferru che si afferma tra le più apprezzate in Sardegna. Sarà questo uno di quei prodotti causa della nota longevità del popolo Sardo? Quell’ elisir di lunga vita tanto inseguito da ricercatori e curiosi di tutto il mondo?
Impossibile rispondere, ma probabilmente potrebbe far parte delle tante abitudini che aiutano il corpo a invecchiare più lentamente, chissà.. un’altra cosa certa è che, assunta con moderazione può portare un buon sorriso in volto, quindi cari amici sia soli che in compagnia, bevete ogni tanto un buon bicchierino di Filu ‘è Ferru Sardo, per un augurio di lunga vita a tutti e a sa saludi! (alla salute)
Ho avuto l’onore di andare l’anno scorso, per la prima volta in vita mia, in Sardegna e avendo amici là residenti e originari del posto, mi hanno fatto conoscere ed assaggiare il…o lo…filu ‘e l’unica parola che posso dire è chapeau..cioè tradotto in italiano..tanto di cappello.